Che cosa ci sono andato a fare a Belgrado

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Che non mi faccia pregare per dirigermi verso est quando posso, questo voi lo sapete già. Però il viaggio di questa volta ha avuto un sapore del tutto speciale, perché nella città dei due fiumi stavolta ci sono andato per lavoro, partecipando alla Belgrade Design Week con una mia comunicazione.

Diciamo subito che la settimana del design di Belgrado è fra le migliori d’Europa, con ospiti d’eccezione, un’organizzazione perfetta e un pubblico enorme: tutta la città si è messa in gioco, con mostre, presentazioni ed eventi ad ogni angolo.

Ecco, in uno di questi angoli, precisamente alla galleria O3One (una delle più importanti della città), davanti a un pubblico di professionisti, studenti e semplici curiosi ho presentato la mia ricerca sul branding del mercato dell’information technology, destando interesse e curiosità.

Ma questo è stato solo l’inizio dell’avventura, perché io e Biljana abbiamo anche partecipato alle conferenze principali, tenute dai principali innovatori del mondo del design. Solo per fare qualche nome, abbiamo assistito alle relazioni di Ora Ito, Hella Jongerius, Rem Koolhaas, Matali Crasset, Patricia Urquiola, Marva Griffin e pure una delle fondatrici dei Droog Design.

Relazione di Ora Ito

Tutto ciò è avvenuto, peraltro, in uno scenario d’eccezione per noi burekeaters.
Le conferenze sono state infatti tenute al SIV, edificio di settantacinquemila metri quadri che ha per anni ospitato i Consigli esecutivi federali (Savezno izvršno ve?e) della Jugoslavija e persino il suo governo. Il Siv è stato per la prima volta aperto al pubblico proprio per la Belgrade Design Week. La sala e l’intero edificio hanno fatto strabuzzare gli occhi a tutti noi (relatori compresi), con il suo splendore e la sua aura storica così forte.

L'edificio visto dall'esterno
Particolare del soffitto della sala principale del Siv

Persino la pausa pranzo è stata sorprendente: abbiamo mangiato sui piatti di porcellana perfilati in oro con lo stemma della federazione di rappresentanza nell’edificio, servendoci in un buffet davvero principesco.

Il piatto del buffet
Lo stemma della federazione sul piatto

Abbiamo anche conosciuto tanti giovani architetti e designer serbi, che stanno facendosi largo grazie alla loro professionalità e competenza nell’ancora nascente mercato serbo. Ringraziamo di cuore e salutiamo Ana, Vuk, Sanja e tutto il team dell’organizzazione, per la loro amicizia e per la loro attenzione nei nostri confronti.

Dopo le conferenze abbiamo anche avuto il tempo di andare in giro e di uscire la sera, ma questo sarà materia del prossimo post!