Si stava meglio quando si stava peggio!

posted by

Trovo finalmente il tempo di dare un contributo a questo splendido blog, e sottolineo splendido!
Dopo aver vinto contro chi in passato aveva affermato di non dare un visto a Tamara neanche in caso di matrimonio, mi trovo qui a tirare le somme di 8 mesi di convivenza con la mia “Tam” (ho il vizio bruttissimo di abbreviarle il nome!).

Anche se con Tamara ci conosciamo da più di 5 anni, capisco ora chi afferma che dalle diversità c’è solo un arricchimento culturale continuo. Innanzitutto ora lei conosce meglio l’europa e in più in dettaglio l’italia ed io ovviamente i Balcani e più in dettaglio la Serbia. Non ci fraintendete, tutta la vita abbiamo viaggiato e visitato molti posti in giro per il mondo ma conoscere un paese è tutta un’altra storia. Significa capire lo stile di vita, cosa pensa la gente comune, le loro aspirazioni e le loro paure, la loro cultura ed infine le abitudini alimentari che a mio avviso riassumono tutti i concetti elencati fin qui !

Alla luce di queste scoperte giornaliere sulla vita degli italiani e quindi degli europei in genere, con Tamara c’è sempre da discutere, c’è sempre un argomento da trattare e da sviscerare. Questo rende la giornata interessante e piena di riflessioni, di confronti con chi ha sempre abitato fuori dal mio paese. Per me è un po’ come mettermi di fronte ad uno specchio.

Soltanto osservandola cucinare capisco la differenza di qualità di cibo tra l’Italia e la Serbia. Non posso riportare per decenza su questo blog le parolacce che Tamara “spara” quando mette una nostra fettina di petto di pollo, bistecca o fettina di vitello sulla padella. Vederla restringersi e buttare fuori acqua al punto di bollire la rende un tantinello nervosa! Tralascio i commenti sul colore della carne di pollo .. ve li lascio immaginare! Mi sono tornate in mente le parole di mia nonna quando era ancora in vita e cucinava per noi nipoti: “Eh caro Alessandro , ai tempi miei non era cosi, la carne era carne e la mozzarella era mozzarella !”

A novembre Tamara mi fece riflettere sulla festa di Halloween. Una “festa” anglo-americana che non ci appartiene, che non fa parte della nostra cultura. Io da piccolo non andavo in giro per il mio palazzo a bussare alle porte dei vicini recitando “dolcetto scherzetto” come fa adesso mia figlia! Io da piccolo a Novembre andavo al cimitero a depositare un fiore sulla tomba dei miei parenti.

“Le uova di cioccolata ?” mi ha urlato nell’orecchio a pasqua Tamara! “Si” ho risposto guardandola stupita “perché cosa c’è di strano, c’è anche la sorpresa dentro” aggiunsi ! Dopo mezz’ora di conversazione Tamara è riuscita ad accedere i neuroni più reconditi della mia mente, facendomi ricordare che da bambino a Pasqua io ed i miei fratelli insieme con mia mamma dipingevamo le uova sode! Proprio come avviene tutt’ora in Serbia. Che fine ha fatto quella abitudine che radunava attorno ad un tavolo tutta la famiglia, che la teneva unita a ridere, giocare e scherzare? Una abitudine che non aveva bisogno di una televisione ed un cartone animato per tenere impegnati i bambini (pessima abitudine dei genitori di oggi)!

Mi rendo conto da dettagli che sembrano stupidi che stiamo perdendo il lato umano delle cose.

Ricordo inoltre, quando Tamara entrando in casa a Milano restò sorpresa del fatto che non poteva accendere lavatrice, lavastoviglie e asciugacapelli assieme. Ci ho messo 3 giorni a spiegarle che i nostri contatori sono limitati a 3KW ! Non riusciva a comprenderne le ragioni, in Serbia solo ora parlano di limitare i KW a 11,5 !

Amo Tamara, amo i suoi pregi ed i suoi difetti e per me avere qualcuno che come italiano mi mette di fronte ad uno specchio è stato un dono prezioso. Stimoli a riflettere sono sempre i benvenuti. Mi sto rendendo conto come paese dove stiamo andando e adesso mi viene da sorridere quando qualcuno commentando la Serbia mi dice “Ehhh vabbé, sono 50 anni indietro a noi”. Indietro rispetto a cosa ? Dove siamo noi italiani ? Indietro rispetto all’economia ? Come padre se penso che i miei figli avranno un lavoro “precario” magari in qualche call center senza la possibilità di comprarsi una casa mi vengono i brividi !

Io ho già deciso, se la Serbia non entra in Europa e quindi non diventa come noi vado a vivere gli ultimi giorni da pensionato a casa di Tamara (questo lei ancora non lo sa!!!!). Vado a vivere come vivevamo noi 50 anni fa!
Un abbraccio a tutti !